L'urlo di E. Munch, 1885 |
Ho sempre avuto la presunzione di voler fare tutto quello che mi interessava o che dovevo fare, per bene, al meglio... una sorta di ossessione ascendente... una continua scala che ha solo un verso, quello in salita, verso il meglio... e lo è stato, più o meno sempre... però non si può controllare e dirigere tutto e soprattutto non sempre è facile prevedere come gli altri reagiranno al tuo modo di fare e vedere il mondo, gli eventi, le persone. Pretendevo qualcosa che credevo fermamente di meritare e invece la vita mi ha tirato un brutto tiro, banale a pensarci a posteriori ma fondamentale nel giorno in cui è successo... una parola su di un foglio di carta... Era da un sacco di tempo che non scrivevo qui, che non mi prendevo il tempo per curare questa mia officina delle parole! Ho scritto altro in questo annetto, nulla che avesse realmente a che fare con come mi sento e quello che provo ma qualcosa di ugualmente significativo. Cos'è cambiato nel frattempo? Tutto e niente. Un tutto e un niente molto densi però. Ho scritto tanto e ho parlato un sacco, ho sviscerato un sacco di pensieri e stati d'animo e ricordi di cose successe tre o quattro quarti di secoli fa. Ho scoperto un sacco di cose che non sapevo o che non sapevo di sapere. Tanto per cominciare sono una che allontana le persone per percorsi logico sentimentali inconciliabili e per mancanza di fiducia e per paura. In realtà anche questo è riconducibile alla mia presunzione. Quindi punto uno: SONO PRESUNTUOSA. Poi sono iraconda, da morire!! Mi arrabbio, anzi mi adiro, per un nonnulla, e urlo anche, tanto e forte! E' una cosa positiva in realtà perché quando l'ira tocca lo stomaco devi farla uscire fuori piuttosto che farla soffocare dentro. La strategia giusta sarebbe cercare di non arrabbiarsi perché i radicali liberi mi faranno invecchiare prima, anche se, detto fra noi, vado per i 27 e ne dimostro 22, quindi 5 a 0 per me contro i radicali liberi! Punto due: SONO IRACONDA. Cerco di arrivare al top, in tutto, voglio avere il risultato migliore perché la sensazione che provo dopo mi fa stare benissimo, almeno per un po'. Lo so non è sano ma SONO MEGALOMANE, il ché rappresenta il terzo punto e mi conduce al quarto cioè NON SONO UNA PERSONA EQUILIBRATA! Questo non vuol dire che sono matta e potrei fare del male a qualcuno, non c'è un piccolo Jack lo squartatore dentro di me (si lo so ho detto che mi arrabbio e urlo ma da lì a prendere un coltello ce ne vuole e si sa che can che abbaia non morde, cioè sono una pacifista gente!); quanto detto significa semplicemente che ho curato molto dettagliatamente alcuni ambiti della mia vita tralasciandone spesso altri i quali, di conseguenza, sono un po' sottosviluppati. E' un po' come dire che ho un braccio eccessivamente muscoloso e forte perché ogni giorno faccio sollevamento pesi e l'altro invece è debole e mingherlino perché il più delle volte rimane inutilizzato. Quinto e (per il momento) ultimo punto: SONO GATTOPARDIANA ma solo a volte e solo riguardo ai pesi che deve portare il braccio mingherlino. E solo perché la mancanza di esercizio alle volte fa sembrare le strade da attraversare più tortuose e lunghe. Ma in fondo un paio di calci per spostare qualche ciottolo più in là e liberare il sentiero l'ho già tirati.
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