mercoledì 29 settembre 2010

The Animals - The house of the rising sun





There is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one

My mother was a tailor

She sewed my new bluejeans
My father was a gamblin' man
Down in New Orleans

Now the only thing a gambler needs

Is a suitcase and trunk
And the only time he's satisfied
Is when he's on a drunk


Oh mother tell your children

Not to do what I have done
Spend your lives in sin and misery
In the House of the Rising Sun

Well, I got one foot on the platform

The other foot on the train
I'm goin' back to New Orleans
To wear that ball and chain

Well, there is a house in New Orleans

They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one

lunedì 27 settembre 2010

Brano stonato

Notte stellata di Vincent Van Gogh
Cielo stellato brano stonato
quello che voglio sei tu 
o dimenticarti
Mi piacerebbe essere indistruttibile,
infallibile, disumana.
O non accetto di cadere
e rialzarmi...
paradossalmente mi sollevo
sempre
vorrei tirare sempre
dritto
...e quando si spengono le luci
le stelle su di noi...

sabato 25 settembre 2010

Una piccola ape furibonda

http://www.fabrizioblog.com/index.php?m=05&y=08&entry=entry080524-000316
Molte cose sono sospese da un po' di tempo a questa parte: la cerniera della mia valigia che il passato natale J dovette rompere (perché intelligentemente dimenticai la chiavetta del lucchetto) non è ancora stata riparata; il fruscio delgi alberi che non si converte in pioggia pur essendo già nell'aria l'odore dell'acqua piovana; quel vestito nuovo ormai vecchio perché comprato da più di un anno che non voglio ancora decidermi ad indossare; quell'idea che spunta senza preavviso e se non scritta scompare all'istante restando nella stanza dei concetti da ritrovare; quegli appunti che non voglio trasformare in racconto; quelle nozioni che non mi decido ad elaborare in maniera continuativa; qualche posto da scoprire e qualcun altro da lasciare. Sono ipercritica e troppo semplice allo stesso tempo; colgo mille particolari e manco quello più importante; posso essere logorroica e sentire la gola secca pur non dicendo una parola. Credevo di sapere quello che volevo, cosa desiderassi maggiormente nel profondo e che in mezzo a tutta la confusione, tipica della mia indole freneticamente instancabile, ci fossero dei lati fermi che davano alla mia personalità un orientamento saldo. E invece non è così, bevo da bicchieri fragili e scrivo su pezzi di carta che trovo sparsi ovunque...

"Sono una piccola ape furibonda.
Mi piace cambiare di colore.
Mi piace cambiare di misura."(Alda Merini)

venerdì 24 settembre 2010

La coccinella

Tempo fa mi regalarono una coccinella... un mio amico mi disse "Apri le mani" così io le protesi verso di lui in attesa di qualcosa, lui cacciò fuori dalla sua tasca un astuccio portaocchiali, lo aprì e fece per svuotarlo nella mia mano... io credevo fosse uno dei suoi soliti scherzi e che volesse buttarmi sulle mani la polvere accumulatasi nella custodia... così scansai la mano e involontariamente lascia la coccinella volare via, ed essa si portò via con sé anche la mia buona sorte in dono... mi sentii così in colpa per aver scioccamente rifiutato il regalo più bello che mi si potesse fare... provai a riprenderla ma non ci riuscii... dopo qualche settimana la ritrovai su una pianta, la presi delicatamente e lascia che mi passeggiasse un po' tra le dita, dopodiché volevo regalarla a J così egli avvicinò la sua mano stretta alla mia e aspettammo che lentamente la coccinella camminasse verso le sue dita, lo accarezzò un po', sorridemmo tra di noi nell'osservarla muoversi sulla nostra pelle che si confondeva e poi volò via... io lo bacia e mi sentii davvero fortunata...

Un profumato abbraccio

Stamattina mi sono alzata e nell'aria c'era ancora il profumo di mia madre, sembrava fosse ancora in casa per via della fragranza che aleggiava... il suo profumo è sempre stato uno degli elementi caratterizzanti la mia infanzia... io sentivo la sua presenza ovunque per via di quei meravigliosi odori... amava cambiarlo spesso ed erano uno più bello dell'altro e poi sulla sua pelle non erano solo delle fragranze, erano qualcosa di più, erano come un vestito cucitole addosso che esaltava il fascino e l'eleganza della sua figura...  mi ricordo  che a tarda sera ancora lo si poteva sentire quando le si stava vicino, poi la notte quando dormiva il cuscino di impregnava di quell'odore buonissimo e io quando mi svegliavo avevo l'abitudine di affondarci dentro il mio piccolo viso e mi sembrava di sentire mamma là... sembrava che il profumo mi abbracciasse al suo posto, era come se quell'armonia di odori che lasciava nell'aria fosse lei stessa... quando lei non c'era e io avevo paura di qualcosa poggiavo il viso sul suo cuscino e ritrovavo la certezza della serenità, la stabilità che solo lei sapeva darmi, mi sentivo al sicuro come nel suo morbido e profumato abbraccio...

domenica 19 settembre 2010

Ir por delante - Andar avanti

Henri Cartier-Bresson Brasserie Lipp,  Paris, 1969,

Estoy en un parón que nunca deja de transitar,
así que me pregunto "¿es un parón en la realidad o solo en mis fantasías?"
Y mientras me lo pregunto elijo "¡me voy!",
así, de repente, como el cambio de la oscuridad a la luz,
con la intención de no echar nunca más la vista atrás...
y sólo al final me doy cuenta: el anda delante de mi,
a paso rápido y con la certidumbre que nunca más mirará hacia atrás...
fue así que mi tránsito se volvió en pena...

Ho un blocco che non smette mai di mutare
allora mi domando "sono davvero bloccata o è solo frutto delle mie fantasie?"
E mentre me lo chiedo decido "vado!",
all'improvviso, come il passaggio dal buio alla luce
con il proposito di non voltarmi mai più indietro...
ma solo alla fine mi rendo conto: lui mi cammina innanzi,
a passo rapido e con la certezza che non guarderà mai più indietro...
così il mio transito si trasforma in pena...

giovedì 16 settembre 2010

The Strokes - I'll try anything once



Ten decisions shape your life,
you'll be aware of 5 above,
7 ways to go through school,
either you're noticed or left out,
7 ways to get ahead,
7 reasons to drop by,
when i said ' I can see me in your eyes',
you said 'I can see you in my bed',
that's not just friendship that's romance too,
you like music we can dance to,

Sit me down,
Shut me up,
i'll calm down,
and i'll get along with you,

There is a time when we all fail,
some people take it pretty well,
some take it all out on themselves,
some they just take it out on friends,
oh everybody plays the game,
and if you don't you're called insane,

Don't don't don't don't it's not safe no more,
i've got to see you one more time,
soon you were born,
in 1984,

Sit me down,
shut me up,
i'll calm down,
and i'll get along with you,

Everybody was well dressed,
and everybody was a mess,
6 things without fail you must do,
so that your woman loves just you,
oh all the girls played mental games,
and all the guys were dressed the same,

Why not try it all,
if you only remember it once,
ooooooooooooooooooooooo,

Sit me down,
shut me up,
i'll calm down,
and i'll get along with you,

domenica 12 settembre 2010

IL RACCONTO. En passant

Amoralias pubblica un breve racconto, En passant, per leggerlo clicca qui o seleziona la pagina "IL RACCONTO. En passant" direttamente dalla barra. Spero la lettura sia di vostro gradimento e che alla fine di essa vogliate lasciare un commento, giudizio, suggerimento, critica, etc. etc. Buona lettura

Russian Red - Crying





I was all right for a while
I could smile for a while
but I saw you last night
You held my hand so tight
When you stopped to say hello
you wished me well
You couldn’t tell that
I’ve been crying over you,
Crying over you and you said "so long"
Left me standing all alone,
Alone and crying, crying, crying, crying
It’s hard to understand
but the touch of your hand can start me crying

I thought that I was over you
But it’s true, so true
I love you even more than I did before
But darling, what can I do?
For you don’t love me
and I’ll always be
Crying over you, crying over you

yes now you’re gone
and from this moment on, I’ll be crying, crying, crying, crying
Yeah, crying, crying over you

(Crying di Roy Orbison)

venerdì 10 settembre 2010

Dopo un lungo silenzio

Tempi Moderni di Charlie Chaplin
Mi dissero che ogni uomo è un’isola,
mi dissero che quando termina l’obiettivo e l’interesse che ci lega
il rapporto termina 
Considerazioni che mi zittirono, confusero, 
mi sentii improvvisamente angosciata e Sola, 
non per la solitudine che esprimevano
ma per la verità che rappresentavano....
Pensai a tutte le relazioni finite nella mia vita per la mancanza di qualcosa che le tenesse ancora e continuativamente in piedi… pensai a quelle che non erano state nemmeno stabilite per via dell’assenza di quell’interesse che le avrebbe alimentate e nutrite fino a farle crescere come un bambino sano e vivace, pensai alle amicizie che mi avevano abbandonato perché non trovavano più nessuna linfa vitale da succhiare in me e pensai a quelle che io avevo allontanato perché incapaci di darmi gioia e affetto come un tempo, pensai ai cambiamenti continui che investono le nostre vite, pur quando restano sempre uguali, pensai a quanto sia potente il pensiero di voler un amore che pur mutando rimanga intatto senza sgretolarsi come i cocci di un vaso intaccato da tante piccole precedenti scheggiature, pensai a quanto sia difficile conseguire qualcosa che sposti il nostro spirito da un perno stabile, che lo faccia vibrare senza però che il vortice di un burrone lo annienti… capii che l’unica dimensione in cui l’uomo è felice è quella in cui appaga i propri bisogni e desideri i quali, anche coinvolgendo l’altro, non sono nulla più di un egoismo soddisfatto…  mi resi conto che la solidarietà pura non esiste, che l’unica dimensione plausibile è l’Io e di quanto sia illusorio e debole il Noi… mi sentii improvvisamente sola come una verde e florida landa deserta che incontra il vento che le sussurra qualcosa di caritatevole e che è nutrita dalla fitta pioggerella del primo autunno… avevo una gran voglia che qualcuno mi abbracciasse, ma c’era solo una specchio di fronte e me così presi una penna e iniziai a scrivere di tutte quelle cose a cui non avrei più voluto pensare… improvvisamente tutto assunse un senso e mi senti circondata da vecchi amanti e nuovi amici che da troppe lune ormai mi aspettavano sul ciglio di una strada che non avevo ancora percorso ma che era lì ad attendere il mio arrivo con pazienza e dedizione… le stesse con le quali fino a quel momento mi ero abbandonata alla mia solitudine improduttiva e degradante… presi un ombrello e il mio sguardo migliore e comincia a camminare…



domenica 5 settembre 2010

The Magnetic Fields - All my little words



You are a splendid butterfly
It is your wings that make you beautiful
And I could make you fly away
But I could never make you stay
You said you were in love with me
Both of us know that that's impossible
And I could make you rue the day
But I could never make you stay

Not for all the tea in China
Not if I could sing like a bird
Not for all North Carolina
Not for all my little words
Not if I could write for you
The sweetest song you ever heard
It doesn't matter what I'll do
Not for all my little words

Now that you've made me want to die
You tell me that you're unboyfriendable
And I could make you pay and pay
But I could never make you stay

Not for all the tea in China
Not if I could sing like a bird
Not for all North Carolina
Not for all my little words
Not if I could write for you
The sweetest song you ever heard
It doesn't matter what I'll do
Not for all my little words

venerdì 3 settembre 2010

Il tuo più tenue sguardo di E.E. Cummings




Il tuo più tenue sguardo
facilmente
mi aprirà
benché abbia chiuso me stesso
come dita sempre mi apri
petalo per petalo
come la primavera fa
toccando accortamente
misteriosamente
la sua prima rosa
e io non so
quello che c'è in te
che chiude e apre
solo qualcosa in me
comprende
che è più profonda
la voce dei tuoi occhi
di tutte le rose
nessuno
neanche la pioggia
ha così piccole mani

Edward Estlin Cummings