domenica 15 ottobre 2017

La gita - parte 1

C'era una gran confusione tra la scolaresca, tutti correvano e spingevano gli altri compagni. L'obiettivo era quello di conquistare i posti più ambiti sull'autobus che avrebbe portato due classi in giro per la Grecia. Bisognava sedersi ai posti indietro, più in fondo si stava, più fighi si era e la classe che avrebbe preso il maggior numero di sedili sulle ruote avrebbe dominato la scena. Davanti stavano gli sfigati, i secchioni, vicino ai professori e all'autista. Allora tutti a correre, l'uno contro l'altro senza nemmeno un motivo preciso se non quello di uno status sciocco creato da ragazzini sciocchi. Questo pensava Caterina: "sono tutti dei deficienti". Però pure lei si mise a correre, non voleva sedere con gli sfigati, voleva anche lei il suo posto tra le file posteriori. Lei che aveva sempre voluto primeggiare ed essere in prima fila in tutto nella vita e soprattutto a scuola, ora ambiva a stare in mezzo ai compagni che tanto disprezzava. Nessuno sarebbe stato interrogato e nessuno avrebbe preso un voto durante questa settimana, qui si vinceva diversamente, non era certo il sapere che contava. Bisogna stare nel gruppetto dei compagni spavaldi, quelli popolari, sedere al tavolo con loro, cercare di stare nella stanza dell'albergo con loro. Durante questa settimana contava solo questo. Caterina era riuscita a sedere non proprio nell'ultima fila ma abbastanza indietro da poter stare nell'area della gente che contava. La gita era iniziata e tutto poteva succedere!

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