domenica 3 dicembre 2017

La mia Città

Dal 2012

Tante sensazioni e sentimenti nella vita vanno e vengono, alcuni vanno per sempre e non tornano mai più, alcuni conflitti si estinguono col passare del  tempo stesso, scemano pian piano forse perché erano legati ad un particolare periodo storico, con altri misteriosamente riusciamo a stringere un accordo di pace per un po', senza porre data. E' difficile quantificare quanto durerà un moto dell'anima soprattutto quando si tratta di un rapporto che volenti o nolenti, per sua stessa natura è destinato ad essere eterno! Un po' come con la famiglia, si possono tagliare i ponti, eliminare, ignorare ma è un tipo di legame che non finisce mai. Da un paio di giorni il mio trattato di pace pare si stia infrangendo, sono io a retrocedere, sono io quella che non onora la parola data... si tratta di me e della mia città natale. Ho sempre provato un certo amore/odio. Oggettivamente non è tanto male e devo dire che delle province della mia regione è la migliore, la più "civilizzata", eppure io non riesco ad essere una cittadina modello che la ama e che non la lascerebbe mai, anzi è una vita che non sogno altro che fuggire. Un po' per colpa del mio carattere, della mia costante voglia di evasione, di conoscenza, di voglia di apertura verso altre culture, altre lingue, altre tradizioni, mi piace camminare lungo strade mai viste, mi entusiasma come un acquilone dato per la primissima volta ad una bambina. Un po' per colpa sua, le manca l'aria e l'atmosfera che mi appagherebbero: ci facevo caso per la milionesima volta in questi ultimi due giorni, non c'è un bel caffè accogliente dove sedere e scrivere magari, non c'è un bel parco popolato dove stendersi al sole; è una città che non si può vivere come intendo io vivere una città! Eppure ha un bel centro storico, davvero affascinante, quasi desolato se non fosse per le persone che ci vivono e qualche sporadico turista tedesco/inglese che ci capita. Il corso non è male, non è molto lungo però si presta ad una bella passeggiata... eppure ti annoieresti a passeggiarvi ogni giorno, è una città stantia, sempre uguale. Ci sono città in cui non ti annoieresti mai di fare avanti indietro... qui nsi! Mi chiedo sempre: sono i miei occhi? Le mie percezioni? In parte si, perché so che durante la mia adolescenza è cresciuta con me questa voglia di lasciarla, questa oppressione! Allora quando esco guardo ovunque, cerco di cogliere cose mai colte, cerco di aprirmi ad essa come se la vedessi per la prima volta ma mi sembra tutto forzato, non riesco ad amarla sinceramente, pur amandola... è come una vecchia amica che non sa più darti nulla. Riconosco i suoi pregi, i suoi elementi positivi e ci sono molti piccoli particolari che la rendono unica e che so che mi mancano quando sto via a lungo, sono di quelli che la difendono fuori e la criticano dentro ma le manca l'energia, l'effervescenza, la poeticità che ti trasmettono le città in cui, pur non essendolo, ti senti a casa tua! Sono estasiata dal movimento continuo, dal cambio in cui risiede l'evoluzione e forse lei si muove troppo lentamente per me.

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