Ho domenticato che ti ho dimenticato, strano dato che credevo non ti avrei mai dimenticato perché sei fra le ombre nascoste che non scompaiono mai del tutto, come quelle pagine che scrivi in bozza e non riesci mai a riprendere perché ti fugge di mente eppure sono lì ferme ad aspettare una revisione e rilettura che le renda... che le renda qualcosa... forma, sostanza, definizione... ho dimenticato che ti ho dimenticato, quasi, che non ci sei più, che forse non ricorderai più se non per via di qualche territorio franato le cui immagini passeranno in televisione o su un giornale, forse per qualche cartolina persa in un libro o su una mensola impolverata, per qualche nota di un disco che ti regalai, per qualche foto che prometteva promesse... ho dimenticato che ti ho dimenticato per via di quella trombetta stonata che non suoni più nè nella banda nè nella stanza semivuota di una casa provvisoria dove tuo padre si lamentava su richiesta di qualche bieco vicino insensibile al tuo forte respiro... ho dimenticato che ti ho dimenticato per via delle altissime onde del mare che invadono la strada, una dopo l'altra, giostra dei miei occhi stupiti e sorridenti che non hanno visto surfisti d'inverno mentre mi cingevi la vita in difesa di cavalli impazziti... ho dimenticato che ti ho dimenticato... aspetto di rivederti ovunque e in qualsiasi momento... igual en lo porches en New Orleans escuchando el blues que suena en el aire llevado por la nubes... se me olvidò que te olvidé y la verdad no se porque a mi que nada se me olvida... igual porque te extraño...
Grazie. Letto e ascoltato con gran piacere.
RispondiElimina8-)
Grazie a te Alberto di aver letto e ascoltato, felice che abbia potuto farlo con piacere...:))
RispondiElimina