venerdì 25 giugno 2010

La casa dei ricordi

Gli anni dei ricordi di Jocelyn Moorhouse.
Mia nonna era una donna che conservava tutto, ma tutto tutto, qualsiasi "cianfrusaglia" potesse costituire un ricordo lo avreste ritrovato in qualche angolo della casa, in qualche vecchio baule, nei remoti scompartimenti di un armadio antico... Era una donna malinconica, belissima e malinconica, come se la sua bellezza fosse direttamente proporzionata alla sua nostalgia... aveva forse ancora addosso la paura della privazione o della povertà che solo chi ha vissuto la guerra può capire e avere, come se tutto potesse riscoppiare all'improvviso e quella mole immensa di roba conservata potesse ritornare utile. Le arance... ah che argomento meraviglioso, quante risate... doveva avere sempre una riserva di arance, chiedeva che gliene fossero comprate due kili, uno da mangiare per i giorni seguenti, uno perché non si sa mai... il più delle volte il secondo kilo marciva, eppure necessitava come l'aria di quel senso di sicurezza che in qualche modo "il di più" le infondeva... lo stesso valeva per le medicine, per l'acqua, per qualsiasi cosa...e io da bambina mi ritrovavo a girovagare, di nascosto chiaramente, tra tutti questi oggetti, molti dei quali non sapevo nemmeno cosa fossero e a che cosa servissero, le cose più assurde tipo un rotolo di cartaigienica azzurro, o  le più romantiche come la lunghissima treccia nera di quando era ragazza. Mi nascondeva le Barbie, perché io avevo il vizio di seviziarle tagliandogli i capelli oppure ne nascondeva i vestitini., le scarpe,etc.; una volta trovai una scatola piena di tutto il vestiario e gli accessori delle bambole...voleva anche che tutto rimanesse intatto e non perdesse la sua forma originale così magari da grande le avrei ritrovate com'erano e me ne sarei ricordata o magari ci avrebbero giocato i miei figli... che teatrini, mia nonna che metteva da parte e mia madre che le diceva "lascia che le distrugga, che ci giochi, poi crescerà"... le donne della mia vita, due visioni completamente distinte, due epoche diverse, due educazioni diverse...ma questo è un discorso che richiede altro spazio... io e nonna giocavano a guardia e ladro... lei "rubava" e "nascondeva", io cercavo e rinascondevo affinché lei non rinascondesse a sua volta... l'amavo tanto e come tutti i grandi amori facevano sempre "a botte" e poi grandi baci, lei mi dava una serie di baci "a raffica" con lo scoppio... adoravo quei baci, erano dolcissimi e quando ero in erasmus me li mandava per telefono, era il nostro modo di comunicare "Nonna dammi i baci a scoppio" e quando non venivano bene diceva "aspetta" e ripeteva. Lei aveva le labbra sottili, viola, un rossetto naturale e perenne. Non vivo più nella casa dove ho trascorso la mia infanzia, la mia adolescenza, dove fino a cinque anni fa ho vissuto con mia nonna... oggi ci sono tornata, una casa già mezza vuota e che tra poco sarà svuotata di tutto, di tutti quei "reperti storici" di parte della mia vita, di quella di mia madre, dei miei zii... fino a dicembre scorso oggetti che animavano quelle mura, oggi privi del loro custode che con tanta gelosia li conservava... ogni cosa mi ricorda una storiella, una giornata che ora mi sembra particolare e speciale in virtù di questo ricordo stesso... su un divano un cappottino nero a fiorellini rosa, delle roselline nello specifico, col capuccio e il manicotto! Lo adoravo per via di questo manicotto, mi sentivo importante ed era principesco il gesto di tenere le mie piccole e paffute manine di bambina di 6, 7 anni al massimo in un manicotto invece che nei guanti... che fantasia... era bellissimo e mi atteggiavo come solo una puffetta di quell'età sa e può fare! E mi rivedo per strada, di ritorno da scuola piccola e civettuola che ondeggio tenendo le mani in questo meraviglioso manicotto che la mia cara nonna di una bellezza nostalgica ha custodito con tanta cura come se fosse quasi nuovo... per una volta ringrazio che avesse tutte queste piccole manie che la rendevano "un'adorabile rompiscatole", così mi siedo e mi ricordo di qualche piccola lite e dei seguenti baci... tanti fragorosi baci a scoppio... e tanti piccoli oggetti sparsi in una casa vuota ma cuciti indelebilmente nei miei ricordi...

1 commento:

  1. un piccolo capolavoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    poetico
    poetico
    poetico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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