giovedì 17 giugno 2010

C'è solo la strada su cui puoi contare... c'è solo la strada per conoscere chi siamo....

Torno da una serata di musica, un concertino in un paesello di provincia, uno di quei paeselli in cui ci sono solo due bar che non si fanno concorrenza, una farmacia e una banca - quella non manca mai - l'unica cosa nuova è l'insegna della stazione con inciso il nome; e ti stupisci al vedere come Trenitalia arrivi anche qui... paesello sperduto in cui ti spareresti dopo tre ore se ci vivessi, concerto di un giovane cantante di queste zone che si sta affermando velocemente in tutta Italia perché ha vinto il premio per il miglior disco esordiente... ti chiedi come mai suoni in questo anfiteatro che non ha nulla di un anfiteatro, con un blando pubbblico e tre chioschi alla buona dove però puoi comprare degli ottimi panini con salsiccia nostrana e cullurielli, per la birra bisogna accontentarsi o di una dreher o di una moretti o di una tuborg... l'aria serale è freschetta e tradisce la calda giornata di sole appena trascorsa, il cielo è coperto di meravigliose e lucenti stelle... e bè io in città avrò qualche supermercato e negozio in più ma alla notte non vedo nemmeno un terzo di questo spettacolo... mi incanto a gurdare un cielo così bello, terso senza nemmeno una nuvola e con tutti questi occhietti luminosi che scintillano... non ne vedevo uno simile, bhuff dalla scorsa estate credo... alzo gli occhi e spero cada una stella... che desiderio vorrei esprimere? Uhm, non so, al momento di stringere non mi viene mai in mente una risposta diretta e sicura... sono con i miei vecchi amici, quelli con cui "sono cresciuta" ma forse solo cronologicamente, nel tempo ma non nello spazio, interiore... sembra di essere tornati indietro nel tempo quando eravamo ancora "piccoli" e pogare a un concerto mangiando un panino e bevendo qualche birra era il meglio che si potesse chiedere ad una serata... tutto il resto era dato dall'effervescenza dei 17 anni e dalle nostre scarpe da tennis consumate... ora siamo così diversi, ci stiamo definendo, questa cosa mi spaventa, è come se ognuno stesse terminando il cammino che termina in una casa... la stabilità... è così triste, voglio continuare a vedere strada, sentieri, alberi e prati ai lati, le nuvole che si sfumano in lontananza e il sole che si tuffa nel mare... non voglio che tutto questo finisca e porti tra quattro mura, schematiche, definite, quasi indistruttibili... perchè cercano una via definitva? Una mia amica si è da poco laureata e il giorno prima della seduta si è scoperta insoddisfatta e infelice, con la voglia di tornare indietro e ripetere tutto daccapo in quei 5anni, ora l'unica cosa che vuole è trovare un posto fisso, non importa che non abbia nulla a che fare col tipo di studi che ha effettuato, "magari in banca dove stai là, fai poco e niente, stacchi alle 2 e hai pure il pomeriggio libero", e tra un paio d'anni sposarsi... un altro si è scritto alla specialistica fuori ma dopo nemmeno 3 mesi erano più le volte che tornava a casa che non quelle che si godeva il nuovo ambiente, ora è tornato, gli mancano gli ultimi due esami forse da un anno e si è trovato un lavoretto in un call center... vuole laurearsi e vivere per sempre qua... un'altra studia fuori e vive una situazione di estremo disagio nella sua città universitaria perchè non è riuscita a crearsi nuove amicizie, in più cambia spesso casa perché non si trova mai bene con le coinquiline, il risultato è che scende a casa a studiare prima di un esame e ha solo qui la sua vita sociale... potrei continuare l'elenco... e Io? Sono l'unica che vuole andar via da questo posto, che non cerca stabilità materiale ma dello spirito, vorrei che il mio cuore fosse forte non il mio conto in banca, vorrei un innamorato non qualcuno che mi metta la fede al dito, vorrei il lavoro che mi emoziona, nel campo per cui ho studiato e acquisito conoscenze, voglio vivere ogni anno in una nuova città, imparare una nuova lingua, vorrei che il mio futuro fosse un cammino lungo, interminabile, un continuo alternarsi di sole al mattino e stelle alla notte... vorrei andare un anno a parigi e imparare il francesce, scrivere romanzi seduta ogni pomeriggio in un caffè letterario diverso, l'anno dopo a Londra dove ascolterei musica di ogni sorta nei suoi mille locali underground e vorrei comprare mille meravigliosi e colorati ombrelli che mi difendano dalla sua pioggia... imparare a ballare il tango in Argentina e la sevillana in Andalucia, vedere un musical a Broadway...vorrei che tutte le mie fantasticherei vive e cangianti da quando avevo 8 anni diventassero realtà anno dopo anno senza che la paura del tempo che scorre possa farmi venire l'ansia del dover lavorare sodo per una stabilità necessaria, il mutuo per la casa, il fidanzato per sposarsi, fare un figlio prima che l'orologio biologico faccia tic tac tic e pum fermandosi, e le rughe e la solitudine e coltivare per raccogliere, e dire e poi fare... prevenire per non curare... responsabilizzarsi per non subire le conseguenze dell'insensatezza.... io voglio solo muovermi, solo muovendomi posso salvarmi dalla morte, dalla vecchiaia, dalla depressione, dalla tristezza che mi fa non riuscire più a ridere a squarciagola con le persone con cui ho imparato a farlo, dalla tristezza che mi fa pensare che ho 25 anni e sono tanti perché mi sento ferma, perchè mi muovo così lentamnte che qualsiasi cambiamento io faccia è troppo poco in confronto all'avanzamento che il mondo fa... non voglio laurearmi e affannarmi a fare qualcosa che non mi piace, sono terrorizzata all'idea di diventare quadrata per paura... voglio l'amore quello vero, e se non posso avere te non voglio nessun altro che non ami quanto te o più di te... non voglio accontentarmi per paura di restare con nulla... non voglio respirare se sono già morta... voglio ballare e ridere e cantare... voglio la mia cattiva strada da percorrere avanti e indietro finché non mi verrà voglia di fermarmi... "C'è solo la strada su cui puoi contare, c'è solo la strada per conoscere chi siamo" e perché "c'è amore un po' per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada..."


Foto: Elizabethtown di Cameron Crowe

1 commento:

  1. Amico del Bianconiglio24 giugno 2010 alle ore 10:12

    La tua strada sarà piena di amore e di stelle, di vita autentica e purissima...
    Come lo so?
    Perchè il Bianconiglio corre corre e sempre corre :)

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