venerdì 21 maggio 2010

Il colino emotivo

Coffee and Cigarettes, foto di Valerie Os
Stamattina mi sono alzata, ho fatto colazione come al solito, anzi meglio del solito per via la torta di fragole preparata ieri da mamma. Dopodiché mi è venuta voglia di bere una tisana (non sono una da Zen e Yoga), ho aspettato che l'acqua bollisse, ho preso una tazza e ho scartato il sacchetto che racchiudeva la bustina con l'infuso... Verso l'acqua nella tazza e vi immergo la bustina... ops! Mi accorgo che è si è rotta e mentre l'acqua si colora mille foglioline d'erba vi si disperdono... Ma arriva lui: Il COLINO! la magica invenzione per situazioni del genere! Prendo un bicchiere, vi posiziono su il magico strumento e colo la tisana. Ed è proprio mentre vedo l'acqua ripulirsi di tutto il contenuto della bustina rotta che inizio a pensare: ma perchè non esiste un colino emotivo? Perché non possiamo versare solo le esperienze "pulite" nella nostra tazza e lasciare che la retina trattenga a sè tutti questi pezzettini fastidiosi di erbette che si impigliano nella lingua se non scartati? Perché con le tisane si può attingere solo all'essenza dell'erba e al suo potere benefico rilasciato nell'acqua per poi buttare nella spazzatura quello che resta e invece nella vita no? Perché la mia mente deve conservare sia il ricordo positivo che quello negativo? E soprattutto perché quello negativo ha più potere di farmi sentire male costantemente e più a lungo di quanto quello positivo possa farmi star bene? Perché la memoria "buona" mi sfiora regalandomi sorrisi meravigliosi e riportandomi a quello stesso grado di felicità passata ma solo per istanti brevissimi e quasi impercettibili i quali svaniscono al minimo rumore, odore che mi ributta crudelmente nel presente? E perché la memoria "cattiva" si accomoda e ha l'ardire di subaffittare la mia mente, senza il mio consenso e a data da definire, rendendo instabile il mio umore, confusionarie le mi attività quotidiane, distorta la mia percezione della realtà e a chiazze quella del futuro, ricordandomi per giunta che la sua antagonista non doveva essere poi così buona dato che si è trasformata in memoria e non in continuazione del passato che sfocia nel futuro... nel leggere questo post so già cosa mi risponderebbe mio padre, sento la sua voce, l'intonaziona, il volume, tutto suonerebbe così :"Sei tu il tuo colino, il tuo cervello è in grado di controllare la tua memoria, tanto la buona quanto la cattiva..." Il controllo di me è qualcosa di molto complicato, lo ottengo solo quando non lo cerco, quando non lo penso, in caso contrario sono completamente succube della mia sfrenata irrazionalità... l'argomentazione che mi salva è un'altra, la filosofia in basa alla quale una cosa esiste in quanto esiste il suo contrario, non c'è luce senza buio e viceversa, non c'è gioia senza tristezza, non c'è bene senza male, non c'è viaggio senza sosta... i pensieri poi divagano dal perno iniziale e mi viene in mente "Viceversa" di Mario Benedetti, l'unica poesia che rispecchia come mi sentivo fino a qualche mese fa e per tutto l'anno passato, come ci si sente quando si è innamorati.... fottuti e radianti, chissà se più il primo o il secondo e viceversa... da domani basta tisane, solo caffè e sigarette, che vanno d'amore e d'accordo, basta contrasti e chiaroscuri...

La foto si trova all'indirizzo :http://club.foto.ru/gallery/photos/1268956

2 commenti:

  1. Ti mancano solo le sigarette, poi invece del colino prendiamo la pagella per friggere.

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  2. Amico del Bianconiglio11 giugno 2010 alle ore 20:27

    Via la sigaretta direi... :)
    Quando i brutti pensieri ti colpiscono la mente, rispondi con la torta di fragole!

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