sabato 22 maggio 2010

L'insostenibile leggerezza del "mio" essere


Oggi sono inquieta da morire... mi sono svegliata apparentemente bene e dopo nemmeno un'ora aver aperto gli occhi sentivo che qualcosa andava storto, mi sono messa dinanzi la il computer per scrivere la tesi... inizio a leggere i documenti e già mi sentivo agitata ma non ne ero ancora consapevole... qualche segno però me lo suggeriva, se ci avessi fatto caso più attentamente me ne sarei accorta subito, la postura: spalle un po' curve, testa poggiata su un braccio, i capelli elettrici... l'intollleranza sale... mi sposto sul divano con la scusa di stare più comoda e da lì comincio a divagare... prima le notizie del giorno, poi facebook, poi un po' di musica che "dovrebbe rilassarmi"...pluff! quel briciolo di concentrazione è andato, svanito, sarà a spasso con la mia serenità... "maledizione mi dico"... sto male, fisicamente, sono intorpidita, i muscoli contratti, ho dolore alle spalle, sento i denti serrati e la bocca sempre meno propensa ad un sorriso, la pelle tesa e il suo colore spento... sono stanca e non ho energia... sto male, emotivamente, eppure il mio spirito si nasconde, è sempre più evanescente, mi confonde, mi fa credere che vada tutto bene, che mi sto riprendendo, eppure sento ancora quel fastidioso formicolio alla bocca dello stomaco, il respiro mi si blocca in gola e mi sembra di ingoiare aria piuttosto che buttarla fuori... uff! Non mi tollero! Voglio che tutto passi così com'è arrivato, che svanisca d'improvviso senza dover sempre analizzare, resistere, impegnarmi, sforzarmi, sforzarmi di non essere iraconda, sforzarmi di fare respiri lunghi e profondi che mi rilassino, sforzarmi di rimanere seduta quando ho voglia di perdere il pomeriggio e andare a passeggio, sforzarmi di non sentirmi in colpa se poi cedo alla passeggiata, sforzarmi di sforzarmi... sono stanca, vorrei dormire e risvegliarmi solo quando tutto tornerà a scorrere fluidamente e quando avrò recuperato la leggerezza della quotidianeità... ma quando mai le mie giornate sono trascorse senza un mal di pancia? Durante alcuni periodi, più o meno lunghi... Un'overdose di malox? Non servirebbe, è solo un a palliativo... voglio una soluzione definitiva, che lo risolva per sempre, non voglio più che mi si blocchi il respiro in gola e che il mal di pancia mi chiuda lo stomaco in una morsa più forte della mia capacità di reazione... Ormai odio la mia insostenibile leggerezza dell'essere... vorrei un essere solo leggero e non anche insostenibile, ma se così fosse non sarebbe più il mio essere? Posso vivere in un una me non più me sapendo quello che c'era prima della mia nuova me? No, non potrei! Allora voglio svuotarmi, resettarmi, cancellare e ri-riempirmi di nuovo... solo di leggerezza, solo di attimi, di cose serene, simpatiche, allegre, divertenti, basta insostenibili pensieri sul senso di questo, di quello, di quell'altro, dei perché, dei percome ecc. ecc. ecc.  
"Se io avessi due vite, nella prima inviterei Tereza a restare a casa mia e nella seconda la sbatterei fuori: così potrei fare un paragone e decidere come comportarmi. Ma si vive una volta sola. La vita è così leggera: è come uno schema che non si può mai riempire né correggere né migliorare. È spaventoso!"

Foto:http://imworld.aufeminin.com/profil/D20081005/12657380_9458_l_insostenibile_leggerezza_dell_essere_H221941_L.jpg

1 commento:

  1. Amico del Bianconiglio11 giugno 2010 alle ore 20:39

    Poter cancellare le proprie azioni, poter correggere la propria vita scegliendo tra diverse opzioni... toglierebbe valore a qualsiasi cosa... svuoterebbe i sentimenti, le azioni, di significato...questo si che è spaventoso!! Per quanto possa essere difficile convivere con le proprie scelte, meglio una vita unica e inestimabile...
    Magari ne riparleremo quando avrò 98 anni...

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