La tempesta perfetta di Wolfang Petersen |
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, così si dice... sono in mare, senza tendere nè verso il dire nè verso il fare... vorrei fare quello che dico mhà... centellino le mie azioni. La verità è che non riesco più a fare quello che devo perché non voglio più farlo! Ma so che lo farò, con ritardo e a fatica, ma lo farò. Perchè il mio senso di responsabilità è sempre stato troppo più alto di me e perché perderebbe valore tutto quello che sono stata fin ora, tutto quello per cui ho sudato, ho gioito, ho provato ansia, ho raccolto energie. Lo farò ma a fatica. So perchè ho perso la disciplina, non è stata la perdita di esercizio e di rigore, anche ma sicuramente in parte minore, è stato perché prima quello che facevo era quello che volevo, VOLEVO fare quello che FACEVO! Era quello che mi faceva star bene tra le mille difficoltà che anche una situazione piacevole può portare con sé. Mi dondolo tra più scelte senza prenderne una, un po' perchè non ho un vero stimolo, non c'è una posizione che sia anche solo di una tacca più definita delle altre, anche di una percentuale impercettibile, un po' perché non vedo il senso in nulla, un po' perché ho paura di sbagliare oggi e non poter tornare indietro domani... un po' perchè navigando in mare è normale non vedere altro che l'orizzonte. Forse ho perso qualcosa per strada o questo qualcosa si sta evolvendo verso altro di cui non riesco a vedere la forma nuova... sta di fatto che mi sento per metà persa in me e per metà nel mondo eppure stranamente un po' più forte di come sono sempre stata fin ora. In fondo devo solo aspettare di essere al centro della stanza per avere una visione più armoniosa e totale della situazione o potrei appellarmi alla massima "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Qualcosa è già cambiato... mi si è rotto il cellulare, sono sempre stata per la politica dell'essenzialità, cioè comprarne uno senza troppi accesori, giochi, giochini e stronzate varie o un modello super fashion, ultimo grido che ti facesse sentire alla moda... l'importante era che non si rompesse il giorno dopo e che avesse utilità basiche più sveglia e promemoria perché così evito di andare in giro con mille bigliettini che mi ricordino quelo che devo fare... bene dentro di me avanza l'abrogazione delle politica dell'essenzialità, ieri ho comprato un semplicissimo ed essenzialissimo nokia però dopo averlo preso comincio a dirmi "e perché non prenderne uno un po' meno essenziale???" Sono sempre stata per la naturalezza e il trucco zero o trucco acqua e sapone, da un po' di tempo nulla mi piace più di usare rossetti stravaganti e darmi un po' di colore... non avevo mai considerato l'idea di poter diventare un po' civettuola (anche l'inutile cellulare fashion rientra in questo spostamento di rotta), sono sempre stata una Katie io, non credevo di poter avere anche solo una impercettibile attrazione per Barbie! Anche se difficilmente smetterò di credere "che gli uomini sono i loro principi", pur rendendomi conto benissimo che il mondo va, non come dice Katie bensì, come dice Hubble e cioè che la vita è troppo seria per prenderla seriamente... forse cerco di unire le due cose: continuo a credere nei miei principi velandoli con un tocco di rossetto cercando così di alleggerirne un po' il peso... di tanto il tanto per calmare la tempesta nel pieno della quale navigo...
Sai, sono anche io in alto mare da un po'... ho perso la voglia se mai l'ho avuta! Ma devo darmi una mossa...remare verso la "terra del fare"... Hey, io sono quello con la barca verde! se mi vedi fammi un segnale... può darsi che in 2 si navighi più veloci!... :)
RispondiEliminaCiao!inventatevi un nick nel lasciare i commenti così possiamo stabilire "un contatto"... di recente ho comprato una torcia per rischiarare un po'... ti farò dei segnali con quella.. in due si naviga sicuramente più veloci e il tempo passa pure un po' più leggero direi... :)))
RispondiEliminaEh...Ero io quello con la barca verde...!:)
RispondiEliminasi si l'avevo capito che eri tu!!pensavo peró che tu dovresti essere il bianconiglio e io alice...ahahahah
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